Gli autori
28 sabato Mar 2015
Posted Uncategorized
in28 sabato Mar 2015
Posted Uncategorized
in26 giovedì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inAnche questo giro si è concluso. Siamo stati presi in una rete di relazioni tra personaggi con molte diversità e non ho aggettivi per descrivere luoghi, persone e sensazioni che sono state evocate dagli autori. Continua a leggere
24 martedì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inEro da più di un quarto d’ora davanti al numero 4 di quel parco a scalpitare sul marciapiede. Se c’è una cosa che mi manda in bestia è dovere aspettare quelli che fanno ritardo. -Ma quando arriva, mi sente- mi dissi accendendomi una sigaretta. Dovere stare ad aspettare è una condizione che mi getta sempre nello scoramento di chi vede il suo tempo sciuparsi senza poter far nulla e senza poter sapere quando finirà l’attesa. L’attesa mi fa sempre rivivere quella angoscia di ragazzo quando dovevo aspettare un autobus che non passava mai. Ero realmente nelle fiamme per la rabbia che montava. Avevo fatto la prima boccata quando vidi sopraggiungere una 600 dello stesso colore della mia rabbia che si fermò di botto. Continua a leggere
22 domenica Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inConto le maglie, ma non so se devo contare i buchi che si formano nella trama o se devo numerare gli spazi in cui i fili si incrociano, si sovrappongono e poi si allacciano. E se non facesse differenza? Se alla fine del conteggio scoprissi che le maglie di una rete sono sia i vuoti che i pieni perché la geometria dei pescatori li fa coincidere perfettamente nei numeri? Essendo dei quadrati mi sa che dovrei fare un ragionamento che si basa sulla logica; in effetti se fossi un matematico non avrei bisogno di stare qui nella rimessa a contare i vuoti o i pieni, mi basterebbe applicare una formula e conoscerei immediatamente il risultato. Continua a leggere
20 venerdì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inLa tensione nell’aria fece vibrare i vetri alle finestre.
Un lampo solcò l’orizzonte e la penombra si rannicchiò negli angoli della stanza.
Solo allora Andrea sembrò notare le gocce d’acqua che ruscellavano lungo il cappotto che aveva buttato sul tavolo del salone. Luca seguì lo sguardo del complice e prese coscienza del fatto che un odore di marciume aveva impregnato l’ambiente. Arricciò il naso proprio mentre Andrea riprese a parlare. Continua a leggere
18 mercoledì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inLa cameriera posa il bicchiere di ouzo sul tavolino. Il profumo delle mezedes e le note della tzouras escono assieme dalla taverna e si spandono nell’aria intrecciandosi e stuzzicandomi i sensi. Non posso fermare il tempo, ma fissare l’istante nella mente, almeno questo, lo posso fare. Poso lo sguardo sulla rete da pesca e sulle mani dell’uomo che sapientemente la sta svolgendo sul molo. Ho sempre amato osservare i pescatori al lavoro e qui, con il sole che si tuffa nello Ionio, con il mio ouzo da allungare con l’acqua, la luce del tramonto che inonda la baia come una marea, mi sembra di essere in una tela di Bokoros. Continua a leggere
16 lunedì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
in
– …Da quanto tempo ci conosciamo Francy?
– Mmmm stiamo insieme da dieci anni, dunque sono…dodici anni fra due mesi. Sì, dodici anni dal nostro primo incontro.
– Dodici anni? Come passa il tempo.
– Ricordo tutto di quella sera sai? le parole, i silenzi, quella tua timidezza all’inizio, e di quando poi mi dicesti: ti va di andare “di là?” ti ricordi?
– Non te lo aspettavi, ammettilo.
– Beh, sai…no, ed ebbi anche un po’ paura: di cantonate ne avevo già prese un sacco, ma poi…Hei, però poi hai impiegato due anni a dirmi “ti amo”. Continua a leggere
14 sabato Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inTag
aggettivi, bozzolo, gabbia, inazione, inerzia, limite, mi metto in gioco, narrativa, racconti, rete
Per anni, il mondo attorno aveva creduto fosse come una nebbia che persiste fuori dalla sua stagione, una cortina di sicurezza a tenere le cose a distanza. Era uno stare in bilico tra benessere e oppressione, con la convinzione che sarebbe bastato un soffio per diradare la foschia a suo piacere.
Più avanti nel tempo, gli era sembrato che il cumulo di affetti, di incombenze, di amici, di lavoro, di svaghi, tutti da subire più che cercare, fosse diventato una ragnatela sulla pelle che puoi sempre distruggere con una manata di fastidio. Continua a leggere
12 giovedì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inPeter fin da ragazzo aveva coltivato due interessi: la pesca e i ragni. Non è che avesse proprio la passione di infilzare sull’amo quei vermi e di aspettare per ore di sfilare dallo stesso arnese di acciaio altre bestiole, che gli sgusciavano dalle dita ancora più dei primi. Ma la porta di casa spesso non si apriva quando, tornando da scuola, bussava spellandosi le nocche. Veniva aperta dall’uomo che stava uscendo, abbottonandosi la giacca e calcandosi il cappello fino a nascondere il viso. Ma nonostante questo accorgimento Peter lo riconosceva e continuava a provare antipatia per lui, nonostante avesse sentito la madre raccontare alle amiche le sue qualità. A lui non piaceva e non aveva voglia di chiarirsi il motivo. Continua a leggere
10 martedì Mar 2015
Posted Senza aggettivi
inTag
consiglio, divieto, mi metto in gioco, prosa, racconto, rete, scappatoia
Per sfuggire alla rete del mondo che si chiude su di te, c’è una Via.
Non farti intrappolare dai problemi, non ti preoccupare, non ti abbattere, non ti deprimere, non infilarti nella nassa del sistema dei potenti, non ascoltare la voce di chi finge di essere un profeta e non seguire il richiamo di chi ti fa credere di essere un pastore, ma se veramente vuoi nuotare nel mare della vita, tu sai che c’è una Via. Continua a leggere