– Gasp! Non ho avvisato il nipotame.
Dopo l’ultimo assalto della B.B. non aveva detto ai nipoti del cambiamento: mine antiuomo attorno al deposito.
Troppo tardi, Paperino stava esplodendo sopra tutte le mine, una dopo l’altra. Non poteva andare altrimenti, con la sua sfortuna.
Battista entrò, serafico come sempre.
– Signor De Paperoni, suo nipote intenterà una causa milionaria.
– E io lo diseredo – rispose Paperone – Non perderò un cent per queste quisquilie.
tempodiverso ha detto:
cambio di antifurto? 🙂 e in più papero arrosto!
pensavo che se le ultime tre righe fossero prima di
– Gasp! Non ho avvisato il nipotame.
si arriverebbe al finale senza svelare troppo presto la fine del papero
Andrea ha detto:
UAK! Hai ragione!
ggianluigi ha detto:
Ho compiuto un salto nel passato remoto grazie a te. Avevo quasi dimenticato che esistessero De Paperoni & C. Eh sai…gli anni.
Bel raccontino. Ottimo il suggerimento di tempodiverso
Andrea ha detto:
Eh i paperi di Disney sono immortali. Dei personaggi archetipici!
malosmannaja ha detto:
esplodere sopra *tutte* le mine in effetti è molto Paperino (vedo il disegno). che intenti una “causa milionaria” invece non è mai capitato in millanta storie dei paperi e co(ccodè), eh, e comunque, andando a giudizio un multimiliardario e un poraccio, sappiamo già come va a finire sia a Paperopoli che qui…
a parte il godibile revival del format topolinesco, però, alla micro-storia manca un sussulto (ma a Paperino no, eheheh).
Andrea ha detto:
Si, me lo vedevo anch’io mentre scrivevo: Paperino che ad ogni passo faceva un balzo, con le piume tutte bruciacchiate e tante esclamazioni come UAK, GULP, GASP. Mi sarebbe piaciuto, nel finale, far dire a Paperone “TUT TUT” oppure “TSK TSK”, ma i 400 caratteri sono una tale gabbia…
miscarparo70 ha detto:
È vero, Andrea! Non c’è papero senza un gasp. O almeno un “tsk tsk” 🙂
Andrea ha detto:
E che dire di PANT, SGURGLE, MUBLE, SNORT? Quelli della Disney sono dei geni, ormai esclamazioni come SIGH, SOB, GRRR, GNAM e UAO sono entrate nel linguaggio comune