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il vecchio dell’orto, m’ha dato grossi limoni, pomodorini, cipolle rosse affusolate, sedano profumatissimo, origano, olive, sale di mare, capperi, un litro del suo olio e un consiglio: succo di limone sulla pelle arrossata. Piacerà a Marco?
È andato al porto. Aveva parlato la mattina con Gaetano giù a Scauri e sperava in un bel pesce messo da parte.
Il silenzio sfruscia appena di vento che porta appresso le spezie. Sono calda e la luna e’ d’argento.
Mi spoglio nuda e passo il limone sulla pelle, poi lo spremo e mi rivola addosso, lo scavo con le mani e le passo sul viso, sui seni, le braccia, le gambe … tutta.
Sento la pelle odorare il vento che l’accarezza lasciandomi i brividi.
Taglio la cipolla e sulla terrina separo gli anelli poi annuso le mani, e scendo, carezzando forte ma lenta la pelle, a raggiungere il centro.
È una sorgente d’amore.
Mmmmmpazzisco affannata; le stesse mani schiacciano i pomodorini e col succo rinfresco i fianchi. Poi spacco il pane a pezzi, ancora limone spremuto e tagliato sottile poi il sedano anche le foglie e olive e capperi e origano e olio e sale e mescolo con le mani e stringo il pane nel pugno e manca Marco e metto le mani in bocca e mescolo e schiaccio e scendo ancora a trovarmi bagnata come sono e ancora mescolo e danzo tarantata di voglia e sapori e finalmente arriva Marco che prende i seni da dietro scivolando sull’olio fino alla fessa condita.